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      Ma noi dobbiamo farlo notare ancora una volta: queste deduzioni non si devono considerare come completamente dimostrate se non nell’ipotesi che le invasioni degli Umman-Manda nell’Asia anteriore abbiano cominciato soltanto dopo il principio del secolo VIII. Il grado di probabilità di tale ipotesi non può essere stimato che dietro esame di ragioni puramente storiche.
      §16.- I PRONOSTICI O GIUDIZI ASTROLOGICI.
      Abbiamo così press’a poco esaurito l’esame della nostra tavoletta K 160 per la parte che concerne l’astronomia propriamente detta. Ma le Osservazioni e le Effemeridi sono in essa accompagnate da giudizi astrologici circa il significato dei vari fenomeni osservati o predetti. Sebbene la materia sia in se di poco interesse e non determinata, a quanto sembra, da alcun, criterio o teoria razionale, tuttavia essa non è intieramente priva di regole, che può esser utile di esplorare.
      Il pianeta che nella tavoletta è costantemente chiamato NIN SI AN NA, ma più comunemente veniva designato con DIL BAT, era considerato dai Babilonesi e dagli Assiri come il rappresentante di Ištar, la dea della guerra e dell’amore. Si potrebbe aspettare dunque che alla guerra e alle cose d’amore avessero a riferirsi i pronostici derivati dai fenomeni di quel pianeta. Questo non si verifica; solo una piccola parte dei pronostici concerne la guerra, o piuttosto le relazioni politiche dei vari stati; nessuno di essi può riferirsi alle cose d’amore. Per lo più riguardano fatti generali di carattere politico, meteorologico od agrario, capaci d’influire sul benessere di tutta la popolazione o della maggior parte di essa.


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Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





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