Pagina (219/336)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Guerra o pace, invasione di barbari, piogge fuori del consueto, buono stato dei prodotti agrari o carestia, popolo più o meno soddisfatto; tali sono gli argomenti di pubblico interesse su cui il pianeta, dopo esser rimasto invisibile per un certo intervallo, doveva colla sua apparizione dare il segno. Colla sua apparizione soltanto, e non colla disparizione. A quest’ultima sembra che (almeno dagli astrologi di quella scuola) non si desse alcuna importanza: infatti sebbene i fenomeni di disparizione siano registrati in numero uguale e con altrettanta cura, ad essi non si fa corrispondere alcun pronostico, nè nelle Osservazioni, nè nelle Effemeridi.
      Durante la disparizione il pianeta era supposto allontanarsi dalla Terra ed elevarsi nelle regioni superiori dello spazio celeste231: è quindi naturale che si supponessero cessare le sue relazioni col mondo terrestre in tutto quell’intervallo.
      AFFINCHÈ IL LETTORE POSSA DA SE MEDESIMO GIUDICARE CON QUAL REGOLA ERAN DISTRIBUITI I PRONOSTICI, HO DISPOSTO GLI ENUNCIATI DI QUESTI IN FORMA TABELLARE, SEPARATAMENTE PER LE EFFEMERIDI E PER LE OSSERVAZIONI, DISTRIBUENDOLI SECONDO I MESI DEL CALENDARIO BABILONESE A CUI SONO APPLICATI, COME SI VEDE QUI APPRESSO NEL QUADRO N.
     
      La colonna dove son registrati i pronostici delle Effemeridi è la più completa, ed in essa è stato possibile eliminare tutti gli errori con quasi intiera sicurezza. Il suo esame mostra subito a primo colpo d’occhio che, salvo una sola eccezione, i pronostici riferentisi a date del medesimo mese sono identici fra di loro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





Osservazioni Effemeridi Terra Effemeridi