Pagina (222/336)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Quale fu il sistema di computo da loro adottato ? Certo non fu il calendario lunisolare in uso pubblico da tempo immemorabile, le cui lune, di variabile ed incerta durata, rettificate di quando in quando coll’osservazione diretta e disposte secondo un sistema molto imperfetto d’intercalazione, non potevano servire allo scopo meglio che il calendario degli Ateniesi prima di Metone e quello dei Romani prima di Giulio Cesare. Si potrebbe supporre (e questa ipotesi è stata realmente proposta) che essi avessero un calendario lunisolare rettificato secondo il periodo di Metone. Ma finora di ciò non si hanno prove cogenti; e se fosse stato, non s’intenderebbe perchè non ne facessero applicazione nell’uso civile; meno ancora si potrebbe comprendere come i Greci, nel ricevere dai Babilonesi le antiche osservazioni, abbiano creduto necessario di trasformare le date secondo un’èra e secondo un computo fondato sull’anno vago, mentre essi stessi erano in possesso di un sistema di cronologia affatto identico a quello dei Babilonesi, o per lo meno a quello dei Babilonesi facilmente riducibile.
      Ma gli astronomi babilonesi dell’VIII secolo non avevano da cercar molto lontano per trovare un calendario perfettamente adatto alle necessità dell’astronomia. Da molti secoli la loro nazione era stata in istretta relazione politica con quella degli Elamiti, loro confine dalla parte di levante, che ebbe propria civiltà ab antiquo e ne lasciò importanti ricordi. Ora da un monumento elamitico quasi contemporaneo di Nabonassar si rileva che presso questo popolo era allora già in uso l’anno vago di 365 giorni, che poi diventò la base del calendario nazionale iranico usato per molti secoli dal Tigri all’Indo ed al Iaxarte, secondo il quale oggi ancora si regolano le pratiche religiose del Mazdeismo233. Questo modo semplice o matematicamente uniforme di calcolare i tempi non fu certamente sconosciuto a Babilonia, ed è naturale pensare che quegli astronomi ne usassero, se non come di proprio ed usuale calendario, almeno come di controllo e di verificazione ai calcoli complicati richiesti dall’andamento irregolare e variabile delle loro lune e dei loro anni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti sulla storia della astronomia antica
Tomo III
di Giovanni Virginio Schiaparelli
pagine 336

   





Ateniesi Metone Romani Giulio Cesare Metone Greci Babilonesi Babilonesi Babilonesi Elamiti Nabonassar Tigri Indo Iaxarte Mazdeismo Babilonia