Se crediamo a Macrobio, il periodo di otto giorni prima che a Roma sarebbe stato in uso presso gli Etruschi, e non solo per il mercato, ma anche per altri atti civili316). «apud Tuscos nonae plures habebantur, quod hi nono quoque die regem suum salutabant et de propriis negotiis consulebant». Questa notizia si accorda coll’altra che attesta aver Servio Tullio introdotto il periodo di otto giorni in Roma. Servio Tullio infatti era etrusco di patria, e il suo primo nome era Mastarna.
XXXIV.
SOPRA IL POETICON ASTRONOMICON D'IGINO
E ANALOGHI SCRITTIDERIVATI DA ERATOSTENE
Al dott. Alessandro Olivieri, che lo aveva richiesto di schiarimenti e di notizie circa le fonti a cui Igino poteva aver attinto le sue cognizioni astronomiche e circa i libri dove era possibile rintracciare queste fonti, lo Schiaparelli in data 24 gennaio 1896 rispondeva con la lettera seguente.
A. S.
Stimatissimo Signore,
IL LIBRO D’IGINO APPARTIENE PIUTTOSTO ALLA STORIA DELLA MITOLOGIA GRECA, CHE A QUELLA DELL’ASTRONOMIA PER LA QUALE ESSO È DI POCHISSIMA IMPORTANZA. QUESTO MI SCUSERÀ SE NON SARÒ IN GRADO DI DARE ALLE SUE DIMANDE QUELLA PIENA E SODDISFACENTE RISPOSTA, CHE SAREBBE NEL MIO DESIDERIO. PURE DIRÒ QUELLO CHE MI SOVVIENE IN QUESTO MOMENTO DELLE VARIE NOTIZIE CHE MI È AVVENUTO DI TROVARE QUA E LÀ SU QUESTO TEMA, IN OCCASIONE DI RICERCHE DIRETTE AD ALTRO INTENTO.
IGINO NON È UN ASTRONOMO PROPRIAMENTE DETTO E NON PUÒ NEPPURE CONSIDERARSI COME UNO SCRITTORE D’ASTRONOMIA: EGLI È UN LETTERATO O GRAMMATICO, IL QUALE HA CERCATO DI METTER INSIEME DA VARI LIBRI TUTTO QUELLO CHE PUÒ INTERESSARE UN LETTORE DESIDEROSO DI COMPRENDERE CON SUFFICIENTE PRECISIONE LE ALLUSIONI ASTRONOMICHE SPARSE A PIENE MANI IN TUTTA LA POESIA GRECA O LATINA. NON FA DUNQUE MERAVIGLIA CHE LE SUE NOZIONI D’ASTRONOMIA SIANO MOLTO ELEMENTARI E MOLTO SUPERFICIALI, CH’EGLI SPESSO CADA IN ESPRESSIONI IMPROPRIE ED INESATTE, E CHE LE SUE SPIEGAZIONI TROPPO SOVENTE TRADISCANO L’INESPERIENZA DELLO SCOLARE CHE VA COMPILANDO FATICOSAMENTE SU QUESTO O SU QUELL’AUTORE, SENZ’AVER ASSIMILATA BENE LA SUA MATERIA E RIDOTTALA A SUCCO E SANGUE. AL SUO MODESTO SCOPO BASTAVANO DEL RESTO NOTIZIE DI CARATTERE MOLTO ELEMENTARE, E QUELL’ASTRONOMIA CHE SI TROVA A UN DIPRESSO IN ARATO E NEI SUOI COMMENTATORI. MALGRADO QUESTO EGLI SI È MOSTRATO IMPARI AL NON DIFFICILE COMPITO.
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