È questo un fatto di cui non mancano altri esempi: non abbiamo noi nei giorni della settimana cinque nomi pagani, uno ebraico ed uno cristiano?
240 BENFEY und STERN,op. cit., pp. 87-88.
241 Epist. XC. OpereI, 844, ed. Par. 130. IDELER, Handbuch, I, p. 3. , patria di S. Gregorio, era una piccola città della Cappadocia.
242 S. EPIPHANII adversus haereses, lib. , pp. 446-447 dell’edizione di Petavio. Parigi 1622.
243 IDELER, Handbuch, II, pp. 130-133.
244 Ibidem, p. 132.
245 Nella sua Memoria Ueber das Iranische Jahr; veggasi la collezione de’ suoi scritti minori, vol III, p. 210.
246 Kleine Schriften, III, p. 210.
247 La cosa è possibile quando s’intenda che l’intercalazione del sesto epagomeno nel calendario cappadoce abbia luogo il dì 11 dicembre di ogni anno bisestile giuliano.
248 Su quest’era, che altri datano dal 64, altri dal 63 prima di Cristo, veggansi notizie presso IDELER, Handbuch, I, 458-459.
249 Contro quest’affermazione si potrebbe invocare il celebre Decreto di Canopo, scolpito in greco, in geroglifico ed in demotico sopra una gran stele trovata da Lepsius fra le rovine di Tanis nel 1866. Contiene un editto di onoranze decretate a Tolomeo III Evergete ed a sua moglie Berenice da un’assemblea rappresentante tutti i sacerdoti egiziani, per esprimere la riconoscenza di costoro per certi benefici ricevuti. Fra le altre onoranze vi è la festa da celebrarsi in loro onore, ogni quattro anni, in un sesto giorno intercalare da aggiungersi ai cinque fin’allora usati, coll’intento specificato di fare che l’anno del calendario corresse d’ora innanzi di pari passo colle stagioni naturali.
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