AL LETTORE
Odi profanum vulgus, et arceo.
Q. HOHATII FLACCI. Odarum, Liber III, Ode I
Non per giovarti o per darti piacere, lettore, non per averne lode o guadagno (che di tutto ciò non mi cale) tradussi questo libro, ma così feci perchè così mi piacque fare.
Vale.
DOTT. OSCAR CHILESOTTI.
INDICE
INTRODUZIONECAPITOLO I. — Divisione fondamentale
CAPITOLO II. — Di ciò che si è
1. La salute dello spirito e del corpo
2. La bellezza
3. Il dolore e la noja. L’intelligenzaCAPITOLO III. — Di ciò che si ha
CAPITOLO IV. — Di ciò che si rappresenta
1. Dell’opinione altrui
2. Il grado
3. L’onore
4. La gloriaCAPITOLO V. — Parenesi e massime
1. Massime generali
2. Circa la nostra condotta verso noi stessi
3. Circa la nostra condotta verso gli altri
4. Circa la nostra condotta di faccia all’andamento del mondo ed alla sorteCAPITOLO VI. — Sulla differenza delle età della vita
INTRODUZIONEla felicità non è facile a conquistare; è molto difficile trovarla in noi — impossibile altrove.
CHAMFORT.
Prendo qui nel suo significato immanente la nozione di saggezza nella vita, cioè intendo con ciò l’arte di rendere la vita quanto meglio è possibile piacevole e felice. Questo studio potrebbe egualmente chiamarsi l’Eudemonologia; sarebbe dunque un trattato sulla vita felice. Questa potrebbe a sua volta essere definita una esistenza che, considerata dal punto di vista puramente esteriore, o piuttosto (trattandosi d’un apprezzamento soggettivo) che dopo fredda e matura riflessione è preferibile alla non-esistenza. La vita felice, così definita, ci attrarrebbe per sè stessa, e non solo per il timore della morte; ne risulterebbe inoltre che noi desidereremmo vederla durare senza fine.
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Liber III Ode I Massime Eudemonologia
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