Dal di fuori non v’ha attacco possibile contro l’onore che colla calunnia; il solo mezzo di difesa ne è il respingerla colla pubblicità necessaria per smascherare il calunniatore.
Il rispetto che si accorda all’età sembra fondarsi sul fatto che l’onore dei giovani, quantunque accordato per supposizione, non è ancora stato messo alla prova e per conseguenza non esiste, propriamente parlando, che a credito, mentre per gli uomini maturi si è potuto constatare nel corso della vita se colla loro condotta hanno saputo serbarlo. Perocchè nè gli anni per sè stessi — gli animali raggiungendo essi pure un’età avanzata e forse più avanzata che l’uomo — nè l’esperienza quale semplice conoscenza più intima dell’andamento delle cose umane giustificherebbero abbastanza il rispetto dei giovani per chi conta maggior numero d’anni, rispetto che tuttavia si esige universalmente; la pura fiacchezza senile darebbe diritto ai riguardi piuttosto che alla considerazione. Nondimeno è da notare che vi è nell’uomo un certo rispetto innato, realmente istintivo, per i capelli bianchi. Le grinze, segno ben più certo di vecchiezza, non lo ispirano minimamente. Non si è mai fatto menzione di grinze rispettabili, si è sempre detto: i venerabili capelli bianchi.
L’onore non ha che un valor indiretto. Perocchè, come spiegai al principio del capitolo, l’opinione degli altri a nostro riguardo non può aver valore per noi che in quanto determini o possa determinare eventualmente la loro condotta verso di noi. È vero che ciò succede sempre per quanto a lungo si viva cogli uomini o fra essi.
| |
|