Perocchè «quien larga vida vive mucho mal vide» (chi vive a lungo vive molto male) dice un proverbio spagnuolo.
Non è, come pretendeva l’astrologia, la esistenza individuale, ma bensì l’andamento della vita umana in generale che si trova scritto nei pianeti, nel senso che, nel loro ordine, ognuno corrisponde ad un’età, e che quindi la vita è governata successivamente da ciascuno di essi. — MERCURIO regge il decimo anno. Come questo pianeta, l’uomo si muove con rapidità e facilità in un’orbita molto limitata; la più piccola bagattella è per lui causa di perturbazione; ma egli apprende molto e facilmente, sotto la direzione del dio dell’astuzia e dell’eloquenza. — Col ventesimo anno comincia il regno di VENERE: l’amore e le donne possedono interamente l’uomo. — Nel trentesimo anno domina MARTE: a quell’età l’uomo è violento, forte, audace, bellicoso e fiero. — A quarantanni governano i quattro piccoli pianeti: il campo della vita aumenta: è frugi, cioè consacrato all’utile per virtù di CERERE; ha il suo focolare domestico da VESTA; sa ciò che deve sapere per influenza di PALLADE, e, simile a GIUNONE, presso di esso regna sovrana la sposa(49). — Nel cinquantesimo anno domina GIOVE: l’uomo è già sopravvissuto alla maggior parte de’ suoi contemporanei, e si sente superiore alla generazione attuale. Mentre possede il pieno godimento delle sue forze, è ricco di esperienza e di cognizioni: ha pure (nella misura della sua individualità o della sua posizione) un’autorità su coloro che lo avvicinano.
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