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      Ma la verità sola può esser conseguente da tutti i lati: si deve quindi mostrare a costoro, che essi in un modo e direttamente concedono ciò, che in un altro modo e indirettamente negano; ossia mostrare la necessaria connessione logica fra quel ch'è negato e quel ch'è concesso.
      Inoltre la forma scientifica, che è subordinazione di tutto il particolare al generale e così via, salendo sempre più alto, ha per conseguenza, che la verità di molti principi sia fondata solo logicamente, cioè in virtù della loro dipendenza da altri principi; quindi per mezzo di deduzioni, che fanno insieme le veci di dimostrazioni, Ma non va mai dimenticato, che tutta codesta forma scientifica è semplicemente facilitazione della conoscenza, e non mezzo per raggiungere una maggiore certezza. È più facile conoscere la natura di un animale dalla specie a cui esso appartiene, e questa via via dal genere, dalla famiglia, dall'ordine e dalla classe, anzi che studiare volta per volta ogni animale isolatamente; ma la verità di tutti i principi derivati da deduzioni è sempre appena relativa, e alla fine dipendente da un'altra verità, la quale riposa non sopra deduzioni, ma sopra l'intuizione. Se questa fosse sempre così accessibile come una deduzione per sillogismi, sarebbe in tutti i modi da preferire. Poiché ogni deduzione da concetti è – per la varia intersecazione delle sfere più sopra mostrata, e per la determinazione spesso incerta del loro contenuto – esposta a molti sbagli; dei quali sono esempi tante dimostrazioni di false dottrine, e sofismi d'ogni genere.


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Il mondo come volontà e rappresentazione
Tomo I
di Arthur Schopenhauer
pagine 254