Verosimilmente con questa differenza della specie umana da tutte le altre ha rapporto il fatto, che i solchi e le circonvoluzioni del cervello, i quali negli uccelli mancano del tutto e nei roditori sono ancora molto deboli, negli animali superiori sono dalle due parti molto più simmetrici e costanti che nell'uomo40. Inoltre è da considerar come un fenomeno di quello special carattere individuale, distinguente l'uomo da tutti gli animali, il fatto che presso gli animali l'istinto sessuale cerca di soddisfarsi senza una visibile scelta; mentre codesta scelta nell'uomo – e in modo istintivo, indipendente da ogni riflessione – è spinta tant'oltre, da salir fino alla possente passione. Così, mentre ciascun uomo va guardato come un fenomeno della volontà particolarmente determinato e caratterizzato, anzi in certo modo come un'idea a parte, negli animali questo carattere individuale manca del tutto, avendo la specie sola un significato caratteristico; e la sua traccia sempre più svanisce, man mano che gli animali si allontanano dall'uomo; le piante finalmente non hanno più alcuna particolarità individuale, se non quelle che si possono spiegare con i favorevoli o sfavorevoli influssi esterni del suolo e del clima, e con altre circostanze casuali. Così ogni individualità finisce con lo svanire del tutto nel regno inorganico della natura. Soltanto il cristallo è ancora in certo modo da considerarsi come individuo: esso è l'unità d'una tendenza verso determinate direzioni, irrigidita, che rende duratura l'orma di tale tendenza; esso è in pari tempo un aggregato risultante da una figura centrale, costituito a unità da un'idea, proprio come l'albero è un aggregato venuto dalla singola germogliante radice, che si riproduce e si ripete in ogni nervatura di foglia, in ogni foglia, in ogni ramo: ed in certo qual modo ciascuna di queste parti appare come un vegetale a sé, il quale da parassita si nutre del vegetale grande: sì che l'albero, come il cristallo, è un aggregato sistematico di piccole piante – sebbene il tutto sia la compiuta presentazione di un'idea indivisibile, ossia d'un certo determinato grado d'obiettivazione della volontà. Ma gl'individui della stessa specie di cristalli non possono aver fra loro altra distinzione, che quella prodotta da accidentalità esteriori: si può perfino far cristallizzare ogni specie, a piacere, in cristalli grandi o piccoli.
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