All'opposto povertà di mente, confusione, stortezza si vestiranno delle espressioni più ricercate e dei modi più oscuri per avvolgere così, in frasi difficili e pompose, piccoli, meschini, insipidi o comuni pensieri: come quegli che, mancando a lui la maestà della bellezza, a tale mancanza vuol riparare col vestito; e la meschinità o bruttezza della persona cerca di nascondere sotto barbarico sfoggio, luccicanti fronzoli, piume, gale, sboffi e mantello.
Imbarazzato come costui se dovesse andar nudo, sarebbe più d'un autore, se fosse costretto a tradurre in forma chiara la povera sostanza del suo libro sì pomposo ed oscuro.
§ 48.
La pittura storica ha, oltre la bellezza e la grazia, anche il carattere per suo oggetto principale: con la qual parola s'intende la rappresentazione della volontà nel massimo grado della sua oggettivazione, dove l'individuo – nel quale ha rilievo uno speciale aspetto dell'idea di umanità – acquista una sua particolare significanza, e questa non con la forma sola da a conoscere, ma con ogni maniera d'azione e con le modificazioni del conoscere e del volere (visibili nel volto e nei gesti) onde quell'azione è determinata e accompagnata. Poi che l'idea dell'umanità va espressa in sì vasta cerchia occorre che i suoi molteplici aspetti ci vengano offerti da individui ben significanti; e questi alla lor volta possono esser fatti palesi nella lor significazione solo mediante scene, eventi e atti svariati. Questo suo compito infinito adempie la pittura storica col porre davanti agli occhi ogni specie di scene della vita, di grande o piccolo significato.
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