Ancorché curiosissimo egli sia, non fa al mio proposito principale; né mi ostinerò a concorrerere più all'una che all'altra opinione, benché sappia che nel progresso di questa Lettera ella comprenderà più sicuro il partito di quei che hanno stimato il tutto essere stato ributtato dal mare, che quel de gli altri. Per ora basta a me che tutti concorrano a determinare gli oggetti della nostra disquisizione essere stati veri animali, non già scherzi di Natura generati semplicemente di sostanza sassea.
Devo soggiugnere che molto prima d'arrivarmi l'umanissima tua Lettera, aveva procurato di leggere qualche Autore antico e moderno che fosse per avventura difensore dell'opinione che non mi parea di seguire come impossibile, per informarmi de' loro argomenti ed anche per conoscere con più certezza il carato di quelli. In ciò fare, feci a me stesso violenza acciocché non v'entrassi appassionato e preoccupato. Giunsi a dubitare de gli occhi proprij e del parere di tanti illustriss. Letterati, accorgendomi con l'esempio d'altri che spesso non solamente dalla autorità ma dall'esperienza e da' nostri stessi sensi possiamo restare ingannati ogni qual volta la mente nostra è prevenuta ed occupata da un qualche principio supposto ed in noi determinato, il che per lo più della volte suol'essere l'unico e grandissimo impedimento per accostarci ad abbracciare il vero. Avvertito di tutto ciò, andai cercando, come dissi, la scaturiggine della sopraddotta scuola appo gli antichi filosofanti; né mi fu difficile d'accorgermi che anche in quell'alta antichità fosse stato creduto animale il Mondo; ma con curioso piacere mi certificai della loro confusione; perciocché nel decider'eglino chi fosse il mastro di casa (o dir la vogliamo, con esso loro, l'anima) della gran machina della terra che tanti e sì mirabili effetti distribuisce per l'Universo, altro di certo non adducono salvo che l'ignoranza de gli huomini.
| |
Lettera Natura Lettera Autore Mondo Universo
|