E di qual fatta (io dico) mi deve insospettire la sua Lettera? Si può forse osservare la più ornata, la più artificiosa, la più vemente? Io non lo credo. Però mi risolvo di spogliarla dalle molte e sottilissime e bellissime amplificazioni, e considerare solamente i verij e dottissimi motivi di essa e le prove gagliardissime. Se v'averò, per colpa della mia poca capacità, qualche difficultà, si compiaccia ch'io l'esponga liberamente, e dopo mi porga il suo aiuto ed un medicamento più proprio all'umor malinconico di che patisco, se tale le parerà.
Farò prima alcune ragionevoli petizioni, acciocché possa poi senza interrompimento spiegare il mio pensiero, qual'egli sia, incominciando da questa, cioè. Dimando che V. S. non s'adiri con chi stima formata l'isola di Malta dopo la creazione del Mondo, e con chi crede le Glossopietre di essa frantumi d'animali, quasi contro a persone che desiderino diminuito il credito di codesto suolo, mettendo in dubbio l'antichità e la proprietà creduta dell'Isola; perché io mi protesto di non avere tal pensiero, anzi al contrario per ragione, che stimandola composta dopo molte altre, secondo il Padre Kircherio, o altri, la riconosco per una delle più perfette Isole, anzi la perfettissima dell'Universo. E se bene osserveremo il progetto di un Dipintore e d'uno Scultore, ci accorgeremo che da prima eglino vanno abbozzando il tutto e che gl'ultimi saranno i più vaghi e più accertati colpi; e se questo è vero, considerando le operazioni del Grande Artefice Creatore che colorì perfettamente per mezzo della vaga luce questo Mondo, che lo scolpì maravigliosamente con l'onnipotente sua destra, dobbiamo ammirare cotest'Isola come uno de' colpi più riserbati al potere d'Iddio, intento ad abbellire d'un vivace e spiccante lume la parte nobilissima del gran corpo di questa Terra.
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