Pagina (38/122)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma volendomi tenuto necessariamente di sapere perché la pantera sulla spalla destra, e non su la testa, porti dipinta la mezza Luna, risponderò assolutamente ch'io non lo so, e che forse altri non lo saprà.
      Quarto. Dimando che discorriamo delle cose che solamente ho veduto e che possiamo unitamente vedere; perché l'aver goduto ed osservato molte galanterie nelle gioie o pietre della Natura dipinte in molte Gallerie, e sentendone poi le relazioni, o per dir meglio l'esaggerazioni, m'è rimasto un giusto motivo di non fidarmi delle parole di chi che sia. Dico in verità, che le cose rinomate che ho veduto non m'hanno fatto spezie alcuna che potesse persuadermi a stimarle puntuali più di quello che noi ci contentiamo di raffigurarle; appunto come veggiamo in un muro rustico ed antico, nel quale (e nelle nuvole ancora) possiamo determinare figure umane, animali varij e cose infinite; ma sarebbe pazzia così l'affermarle perfetti disegni delle cose che rappresentano, come anche l'averle per impressioni ivi insinuate per altre simili cose, essendo elleno realmente faccende ed operazioni del caso, favorite dalla nostra determinazione, la quale più ad una che ad un'altra cosa le rassomiglia. Non ho veduto (ancorché, come dissi, ne abbia osservato infinite) alcuna gioia ad un tal segno puntuale, che di essa si possa dubitare che sia fattura dell'arte, secondo l'intenzione del Cardano. Dicasi egli quel che si vuole, della sua agata rappresentante Galba l'Imperadore, che io non lo credo.
      Dirò sì bene, che può essere accaduta in quella pietra qualche macchia che più ad un volto umano, che ad un'albero, si rassomigliasse; ma che sia stata delineata con tanta aggiustatezza ch'esprimesse Galba?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La vana speculazione disingannata dal senso
di Agostino Scilla
pagine 122

   





Luna Natura Gallerie Cardano Galba Imperadore Galba