Crederò ch'ella non dubiterà di tutto ciò; tanto più che se in qualche maniera altri ha giudicato che le Glossopietre crescessero per le proprie radici, le bugardie ed i turbini non debbono averlo fatto; perché di durissimo sasso sciolti si veggono e per ogni verso abbandonati nella tenerissima argilla; se pure dire non si volesse ch'eglino crescano al segno delle grosse bugardie (non rare, non fantastiche, perché io ho delle vere scorze e ne posso inviare le forme) per qualche virtù interna, la quale fermentandosi s'ingrossi, o che so io? Ma non lo crederò; perché del modo ch'io giudico, posso addurre la dimostrazione della cosa e della facilità ancora con che ciò abbia potuto operare il caso, come più sotto mostrerò. Dirò dunque che quelli, ch'ella dice turbini e bugardie, sono stati sempre di quella grandezza formata loro da' veri gusci de gli animali e non furono mai altro che quel che si veggono al presente, cioè sassi prodotti da forma esteriore.
Or chi potrà pacificamente credere che il terreno di cotest'Isola non abbia pietrificato e conservato, ma generato le Glossopietre o, per meglio dire, i denti di tanti animali varij, gli Echini, ossa, vertebre e tante e tante altre galanterie, scorgendo il tutto o a sofistiche sottigliezze appoggiato o sopra mere e debolissime conghietture fondato; quando a favore di chi crede il contrario vi si schierano molte sode e buone ragioni; e se in qualche maniera deboli, deboli solamente per cagione del mio umore; perciocché potendo fortificare la mia opinione con le autorità di bravi Autori, l'ho trascurato?
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