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      Il tutto ci obbliga a conoscere la verità, se pure altro fine non abbiamo avuto nell'intraprendere questi discorsi. Ella consideri da se il tutto nel detto sasso, perché io non mi fermerò punto a dirne altro ed abbandonerò insieme la considerazione de gl'ingemmamenti per passar'oltre, ancorché gliene proponga molti (b)(68) che appresso di me conservo in conchiglie, Echini e turbini, per darle motivo di discorrere della qualità del corpo che produce l'ingemmamento; ma in qualche altro tempo ne dirò alla buona quel che ne sento.
      VII. Il Corallo, come vogliono gli Autori e la continua pratica c'insegna, non è mica pianta di lago o di fiume. Egli appartiene propriamente al mare, e spezialmente a' mari profondissimi. Io ne trovo molte branche ben ramificate nelle nostre colline, imbrogliate insieme con gli Echini e conchiglie etc. ed ho osservato qualche parte de' detti coralli calcinata e rotta, e tutta la superficie priva di colore ho raffigurato; ma nel di dentro (ne' pezzi grossi però) pure si conserva una certa tal tinturetta incarnata, che ci assicura ch'egli era di colore rosso, come i coralli tutti della sua spezie; il che ci mostra con chiarezza primieramente che il tempo si fosse adoperato per lo suo annichilamento, secondariamente che gli accidenti ed il luogo concorsero alla sua distruzione, non già a generarne a similitudine del mare; con tutto ciò, tra tanta rotta quantità che se ne vede, ne ho cavato una rama non affatto intera ma ben conservata in riguardo del tempo.


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La vana speculazione disingannata dal senso
di Agostino Scilla
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