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      Ella la consideri (a)(69).
      VIII. Le nostre colline non sono contente di farci vedere coralli comuni mezzi calcinati e rotti, ma anche de gli altri fistolosi in buon numero, sì bene più maltrattati de' primi — colpa della loro composizione naturale ch'è di minor consistenza. Ad ogni maniera, avendo usato qualche studio, ne ho esatto da un solo pezzo di tufo quattro branche che, prima d'aver patito, una sola rama di corallo fistoloso certamente formavano; che è gagliardissima conghiettura. Queste incassano benissimo una con l'altra com'ella vedrà (a)(70), e nel medesimo tempo si compiacerà di por mente alla figura delle stelluzze ed al grado di fortezza differente dall'altro detto di sopra, che osserverà il tutto essere anche corrispondente a' coralli del mare; la qual cosa conchiude che vi furono anche questi una volta.
      IX. Ciò non basti. Non niego d'essere stato per qualche tempo d'opinione che quei corpi che noi veggiamo dentro i sassi a guisa di stinchi d'animali fosser'ossa, come una volta le scrissi; ma, o Dio buono, non è egli vero, ed apertamente il confesso. Sono pezzi di corallo articolato; eccone una bellissima rama (a)(71) che de' pezzi non molto lontani uno dall'altro trovati nel tufo ho composto e l'ho considerato con la guida del giudiciosissimo Imperato. Or'esaminiamola insieme: "Al corallo articolato — egli scrive — si dà questo nome da gli annodamenti che tiene simili alle giunture de gli animali; è vegetale fisso a' scogli e ramoso nel modo de gli altri coralli, composto di pezzi simili de' stinchi d'animali sanguigni, de' quali l'uno all'altro con profondi articoli si congiunge"(72). Riscontriamo minutamente questo de' monti con le seguenti parole dell'Autore medesimo, che non averemo di che dubitare.


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La vana speculazione disingannata dal senso
di Agostino Scilla
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Dio Imperato Autore