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      II, così non si doverebbe determinare altramente de' bastoncini inviatimi, detti volgarmente e vanamente di S. Paolo (c)(87), essendo manifestissime spine d'Istrice o maggiore di corpo o di spezie più terribile de' nostri. Degnissima osservazione, se comprendiamo l'impossibilità che vi concorre nel credere, che la Natura scherzi, or formando di sasso una parte del detto animale or due or più, e faccia nascere le spine proprie dell'animale disperse nella marga, e ne' macigni. E perché fare tante parole? L'insassito ha tante mammellette ed in conseguenza altrettante spine vi giuocarono sopra, quante quel di mare. Nella maniera medesima, e con l'ordine istesso con che si disuniscono le parti del guscio di quel di mare, corrotte già le ligature, disgiunse le sue l'impietrato, come si può osservare; oltre che dalle spine e da ogn'altra parte dell'uno, si riscontra una perfetta corrispondenza alle spine ed alla parte dell'altro. In una parola: il tutto al tutto è istessissimo non meno nel di fuori che nel di dentro; perciocché l'impietrato E. Fig. II della Tavola antecedente mostra la necessaria segnatura dall'uno de' capi in F. come anche nella Tavola XXII. si può osservare nella FIG. IV al segno G., ch'è guscio di mare; nel qual luogo una volta stette ligato il maestrevole ordigno della bocca dell'Istrice, che non differisce dal solito osservato comunemente ne gli altri Echini. Evidenza, non già conghiettura, che in un tempo gl'impietrati vivessero non solamente ma anche nel profondo del mare.


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La vana speculazione disingannata dal senso
di Agostino Scilla
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