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      O Dio buono, e che maraviglia farà una tanta corrispondenza? Questi visse nel mare come gli altri. Voglio farle vedere anche più. Consideri per cortesia questo Spatago (b)(89) che pur'egli è animale di mare profondo, il quale nella suddetta valle dello Sperone fu trovato, insieme con altre galanterie; egli è tale che m'ha obbligato ad andare in detto luogo per vedere e cavare delle cose, forse d'intera sua soddisfazione, conoscendo che quello è un terreno, che ha saputo mantenere i corpi quasi intatti. Per ora si compiaccia di ciò che posso e stia sicura, che "Facilius est movere quietum, quam quietare motum". Egli ha conservato le spine, se non tutte la maggior parte, ed ha portato parimente seco il merito d'essere addotto in testimonianza; onde possiamo, ritornando a gli Echini che nelle rocche veggiamo, accorgerci d'un grande argomento che conferma ciò che si potrà mai dire in prova della mia opinione.
      Ho osservato, e fatto osservare nelle rocche a persone di gran giudicio, che secondo portò il caso, tutti gli Echini, o altro, furono schiacciati da un punto d'oppressione perpendicolarmente. Mi spiegherò; la mole che circonscrive l'Echino ha due centri, opposto l'uno all'altro; or dico: nell'accidente d'essermi abbattuto in qualche taglio di rocche ogni volta che più Echini m'ha rappresentato alla veduta il luogo, ho compreso che quell'Echino che si trovò giacere per fianco fu oppresso e scatenato dalle ligature in maniera che perdé la figura circolare; quello, che a perpendicolo l'un dell'altro centro sortì di rassettarsi, fu oppresso in maniera che mostra che il di sopra andò ad unirsi col di sotto, crepando ne' fianchi; e restarono gli altri, conforme posarono, variamente oppressi.


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La vana speculazione disingannata dal senso
di Agostino Scilla
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