Devo per ultimo soggiugnere ch'ella ha l'obbligo d'aiutarmi nell'intrigo nel quale mi trovo per sua cagione; perciocché maneggiando molti e molti corpi di mare per lo desiderio di soddisfarla, sono entrato in qualche speranza di potere rintracciare una certa tal cosa di buono. E chi sa che a me non accada d'imbattermi nella conoscenza d'una più recondita verità per la via che credeva stabilirne un'altra affatto diversa? Io sto tuttavia faticando e la priego a voler considerare tutto ciò che sono per dire, che sarà buona parte de' motivi sopra di cui ho fatto le mie osservazioni, e me ne dia dopo il suo schietto sentimento; ch'io continuerò il travaglio con più quiete, se da V. S. mi verrà dato animo e se l'altre osservazioni, che spero tirare avanti, non s'opporranno alle speranze che le prime m'hanno porto. Stimi però di certo che sto affatto libero, e non affezionato, più che tanto; e creda che mi riuscirà altresì gustoso il ributtare come equivoco quel che ho concepito, quanto lo affermarlo e riceverlo per bello e per buono.
Le piccole pietre, dette di S. Margherita, hanno avuto, per finirla, forza bastante a disviarmi e farmi mettere da banda il molto attratto, che apparecchiato aveva per osservare le maniere con che principia e vegeta il Corallo, che pure mi riusciva graziosissimo trattenimento, e tale, ch'era stato da me scelto per intermezzo della fatica geniale delle Medaglie. Dico dunque che la composizione delle dette pietre m'ha dato motivo di dubitare ch'elle siano altro che pietre semplicemente; conciosiaché veggo in esse inserita una tal fattura e corrispondenza, anzi il ritratto dell'animale che la porta alla bocca del guscio, quasi suggello, che mi mostra lecito crederle più tosto uova, overo animaletti abbreviati e non maturi, che altro.
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S. Margherita Corallo Medaglie
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