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      Queste costellazioni sono notissime coi nomi di Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci. L’estensione di questi gruppi è molto disuguale, e le loro forme non hanno alcuna analogia coll’oggetto da cui traggono il nome. L’origine di questi si perde nella notte dei tempi, e tutto al più sembrano alludere ai lavori dell’agricoltura, nell’epoca in cui nei tempi antichi il sole percorreva queste costellazioni; ma questa coincidenza stessa è ora in gran parte sparita, perchè coi movimenti della sfera stellata, le fasi dell’anno tropico a cui è collegato il lavoro della campagna, non coincidono più coll’entrata del sole nelle medesime costellazioni di una volta. Così l’equinozio di Primavera che ai tempi d’Ipparco cadeva nella costellazione di Ariete, è ora nella costellazione dei Pesci e prima dell’Ariete esso fu nel Toro, e così tutte le altre costellazioni furono spostate del pari. Il fatto positivo che l’equinozio di Primavera si considera come corrispondente all’asterismo dell’Ariete, e quello di Autunno nella Libra che è simbolo dell’eguaglianza dei giorni e delle notti, è prova che l’attuale nomenclatura è assai recente, giacchè è provato dalla teoria e confermato dai monumenti astronomici più antichi che ad epoche storiche esso punto equinoziale fu presso le Pleiadi.
      Le tradizioni delle nazioni più remote nulla ci hanno conservato di queste origini, ma alcuni monumenti indicano abbastanza chiaro questi mutamenti.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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