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      La regione seguente assai lucida è ricca del Sagittario, il cui grand’arco è ingemmato di belle stelle, e segue quindi il Capricorno, breve costellazione distinta da due lucide avanti e due minori in fine. L’Aquario è indicato da una bella serie di stelle a modo di M allungato, e versa l’acqua del suo vaso in gola al mostro marino detto Pesce Australe. Finalmente tra questo e l’Ariete sono i Pesci formati di minute stelle, per legare i gruppi principali delle quali si fa scorrere il Lino, ossia il nastro che li congiunge.
      La costellazione più bella tra le australi a noi visibile è Orione, il gran cacciatore, che è formato da un superbo trapezio di quattro stelle diviso nel mezzo da una magnifica cintura che è posta quasi sull’Equatore celeste. Da essa pende la spada la cui elsa è ornata della superba Nebulosa che sembra una cometa veduta ad occhio nudo.
      Al Cacciatore è sottoposto il fedel Cane Maggiore che ha in bocca la più bella stella di tutto il cielo, e poco sotto il Lepre. Avanti al Lepre stende il suo tortuoso corso l’Eridano, le cui sinuosità includono numerose stelle minute; e dopo queste viene la Balena vastissima costellazione la cui parte principale si include in un gran trapezio di stelle gialle. Al basso e dopo il cane si ha l’immensa costellazione Nave Argo che proiettata sul mare di Grecia ricordava la famosa impresa, i cui eroi sono messi tra le stelle. Sopra la poppa di questa sono l’Unicorno, con pallide stelle, e il Cane Minore colla sua bella stella Procione.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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