Nac. che fu riprodotto con aggiunte nel n.° 1613. Finalmente il signor Chambers lo pubblicò nella sua Descriptive Astronomy riducendolo al 1870.
Noi abbiamo creduto far cosa utile di riprodurre questo catalogo, aumentato di alcune stelle che dobbiamo al signor Birmingham, e aggiungervi ciò che spetta gli spettri stellari, iniziando così un Catalogo fisico delle stelle, che col tempo verrà perfezionato ed aumentato. In esso sono comprese anche le più importanti stelle variabili di grandezza delle quali parleremo appresso. Ivi troverà oltre le posizioni e il colore, la descrizione degli spettri delle più belle, per l’intelligenza delle quali cose andiamo ad esporre i risultati principali della spettroscopia.
Siccome però l’estensione di questo catalogo interromperebbe troppo il corso dell’opera, così abbiam creduto bene metterlo in fine, ove il lettore lo troverà aumentato di varii accessori sopra la 1a edizione fatta nelle Memorie degli spettroscopisti italiani del 1876.
§ III.
Spettri prismatici delle stelle. — Storia e descrizione degli strumenti.
L’astronomia si era sempre esclusivamente occupata fino ad ora della grandezza e distanza degli astri e di alcune poche particolarità fisiche di non molta importanza: il pretendere di conoscere la loro natura materiale e composizione chimica si sarebbe creduto un assurdo; fortunatamente ciò non è più vero, e l’astronomo può analizzare la natura delle materie stellari colla facilità con cui il chimico analizza le sostanze terrestri nel suo laboratorio.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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Chambers Descriptive Astronomy Birmingham Catalogo Memorie
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