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      Per fissare lo stato loro presente e così assicurarci sei mai col tempo avvenissero cambiamenti di grande entità, ne diamo qui sotto una lista. Questa è certamente incompleta, ma tuttavia è sufficiente a fissare per l’epoca nostra il loro stato.
      È bene avvertire che in parecchie di questo tipo, come in Procione, ? Aquila, ? Vergine ecc. si scorgono molte righe fine abbastanza ben visibili, ai luoghi stessi dove appena si scorge traccia nelle altre: talchè queste sembrano esser casi di transizione da questo tipo al seguente, ma si sa che queste stelle sono leggermente variabili, e per ciò anche il tipo non ha sempre la stessa purezza.
      2°. Il secondo tipo è quello delle stelle gialle: esse hanno righe finissime; le righe dell’idrogeno pure vi sono, ma sono sottili e non punto così marcate come nelle precedenti, e lo spettro è perfettamente eguale a quello del Sole (V. fig.1, Tav III cromolit.); la Capra, Polluce, ? Balena, ? Orsa Maggiore e molte altre di color giallo sono di questo tipo. La finezza delle righe esige che l’aria sia molto buona e quieta per vederle distintamente. Il sodio, l’idrogeno, il ferro, il magnesio sono visibilissimi. È un fatto molto importante che al variare di colore di certune di queste stelle, le righe dello spettro cambiano d’intensità. Così in Arturo e Aldebaran nel loro periodo di luce rossa le righe aumentano notabilmente di larghezza e nerezza, e talune diventano perfino sfumate come la D, e presentano tracce di zone a colonne, accostandosi al 3.° tipo.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





Procione Sole Tav III Capra Polluce Maggiore Arturo Aldebaran