Alcuni però di questi colonnati stellari sono affatto irresolubili in linee fine, e questi spettri non sono facili a riscontrare in chimica; sulla natura ed origine di tali spettri discorreremo appresso. Tali sono i quattro tipi principali che racchiudono quasi tutte le stelle.
5.° Ve ne sono però alcune poche, le quali non entrano in queste categorie, perchè hanno righe semplici isolate, e mostrano linee lucide invece delle nere, non diverse però di posizione e possono formare un 5° tipo a righe lucide.
La più insigne fra le eccezionali è la stella ? (gamma) di Cassiopea che presenta le righe spettrali dell’idrogeno non nere per rovesciamento, ma lucide dirette, la quale curiosità finora è unica in tutto il cielo. Solo vi è ? Lira che talvolta pure le ha mostrate lucide, ma non sempre, essendo essa variabile.
Le diversità degli spettri stellari rilevate nei colori relativi al nostro Sole, sussistono anche per l’azione chimica. I signori Draper e Huggins che hanno ottenuto fotografie di Sirio e di ? Lira trovarono nel violetto e ultra violetto zone affatto diverse dal Sole. Tali osservazioni sono difficili e si richiede per l’impressione fotografica da 20 a 30m di tempo con immobilità assoluta dell’aria e moto perfetto dello strumento. Cosa ben rara ad aversi.
Lo studio degli spettri ci ha mostrato diversità interessantissime nelle stelle variabili e che ci possono dar la chiave per la spiegazione di questi fenomeni che sono stati finora soggetto di tante congetture, ma di questi parleremo quando tratteremo di tali stelle.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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