Veggonsi in essa non meno di 17 prominenze a modo di fiamme e nubi più o meno ramificate la cui descrizione è data nell’opera le Soleil, pag. 131, Vol. II.[26]
È notissimo che in alcune regioni del corpo solare si vedono delle chiazze più oscure chiamate macchie: alcune sono disegnate nella fig. 20 precedente, da queste macchie si riconobbe che il Sole gira attorno al proprio asse in 25 giorni e mezzo circa. Queste macchie per lo più sono tonde, ma spesso hanno figure irregolarissime. La struttura di una di queste è data nella fig. 21 che rappresenta quella osservata il 14 aprile del 1869, e mostra il carattere loro sovente assai complesso: diamo questa, perchè essa racchiude un tipo di molte forme insieme riunite, e fa vedere la struttura granulosa della fotosfera e delle sue correnti e delle parti constitutive delle macchie.
Fig. 21. Macchia solare complessa.
Le macchie mostrano allo spettroscopio una composizione chimica differente dal fondo generale dell’astro. Primieramente nel loro mezzo più scuro, che dicesi ombra o nucleo, le righe del sodio e di altri metalli, come calcio, ferro, magnesio, ecc., si veggono più dilatate e rinforzate e spesso sfumate agli orli; in secondo luogo le righe dell’idrogeno vi appariscono per certi tratti talora luminose e non tutte nere come da per tutto sul resto del Sole, il che avviene per la forza assorbente di questo gas il quale è basso dappertutto, ma nelle macchie talora si alza moltissimo facendo le protuberanze. Finalmente vi si vedono ancora molte zone ombrate che sono più fosche e sfumate, singolarmente nella regione meno refrangibile, e queste danno allo spettro una struttura a zone chiare e scure che mostrano grande analogia con quelle delle stelle rosse come sono Antares e ? Orione ed altre del terzo tipo.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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Soleil Vol Sole Sole Antares
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