2.° Lo spettro della stella è inverso di quella della benzina come si vede nelle figure date di sopra V. fig. 25 e 26; tale rovesciamento è perfetto nelle due prime zone ma meno soddisfacente nella terza. Mancano inoltre nella stella le righe vive dell’idrogeno C che sono nella benzina; e un’altra c oltre il giallo (forse dell’aria, o la diretta del carbonio puro). Inoltre ha un tratto di rosso vivo che però non sostiene misura e ci richiama la riga C dell’idrogeno[30]. Furono fatti dei confronti diretti della stella colla benzina, e si vide bene la coincidenza delle zone tenendo però conto del loro rovesciamento: ma erano assai difficili perchè lo spettro della stella poco sostiene l’illuminazione e lo spettro della benzina si trasforma in uno spettro a linee per ogni eventuale alterazione di temperatura e movimento d’aria. All’estremità delle parti chiare vi sono sulla stella delle linee più vive, ma esaminate col prisma obiettivo si vide che non erano vere linee metalliche, ma soltanto zone sfumate più vive[31].
Nella stella del terzo tipo e principalmente in ? Ercole la nera del verde non coincide precisamente col magnesio ma è un poco verso il rosso (v. fig. 28) ma non molto più di quello che disti il carbonio dal magnesio, ma la D è al posto suo: già sappiamo che anche nella 152 qui vi è una debole sfumatura scura. Talchè la sostanza sembra anche qui carbonio: in ? Ercole la zona larga unica sarebbe divisa profondamente colà ove già si vede una piccola depressione anche nel carbonio al luogo presso D. Anche la lucida viva che sta nello spettro della benzina presso c coincide con una nera di ? Ercole e genera divisione di colonna.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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