In Orione sono di primo tipo generalmente, ma con finissime righe tanto che potrebbero anche mettersi al secondo, ma con rosso proporzionalmente scarso, e paiono come vedute attraverso un velo verde. Sarebbe ciò effetto della massa nebulosa attraverso alla quale sarebbero vedute? Inoltre è caso frequente trovare due o tre stelle rosse vicine ad una principale dello stesso colore. Di qui si potrebbe raccogliere come le stelle sono distribuite in gruppi naturali formanti grandi sistemi, e vedremo questa conclusione convalidata da altri fatti.
Dallo spettroscopio abbiamo ancora la spiegazione di altri fenomeni stellari, alcuni de’ quali sono passeggeri, come la scintillazione delle stelle; altri permanenti come quelli della loro variabilità. Passiamo ora a trattare di questi.
§ VII.
La scintillazione delle stelle.
Fra i fenomeni più belli della contemplazione del Cielo, vi è la scintillazione delle stelle: quella luce che si slancia or fiacca or viva a lampi intermittenti, or bianca or verde or rossa a guisa di riflessi di un vivo diamante, rapisce il più indifferente osservatore, e costituisce questo superbo fatto la cui spiegazione non è ancora scevra da tutte le difficoltà. Noi abbiamo aspettato a trattarne in questo luogo perchè la sua analisi sarebbe stata incompleta prima di conoscere gli studi spettrali.
In primo luogo è cosa indubitata che il fenomeno non è dovuto alla stella in sè stessa, ma è prodotto nel passaggio de’ suoi raggi attraverso la nostra atmosfera; esso ne segue le condizioni e le variabilità. Sulla cima de’ più alti monti secondo i rapporti de’ più esperti osservatori, e in ispecie sull’Etna, al dire del Tacchini, la luce delle stelle è calma e tranquilla come quella dei pianeti; così pure essa è tranquilla in quelle ore di calma che precedono generali annuvolamenti con quiete di ogni vento; esse pure sono calme nelle alte e quiete regioni equatoriali.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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Orione Cielo Etna Tacchini
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