Per ben comprendere questa teoria è necessario richiamare il meccanismo della visione attraverso i prismi. Se un raggio di Sole entra per una fessura e dopo attraversa un prisma il cui spigolo refringente è parallelo alla fessura stessa è rivolto in alto, si avrà su di un cartone lo spettro col rosso in alto e il violetto in basso (fig. 29).
Ma se al luogo del cartone mettasi l’occhio e si guardi la fessura attraverso il prisma essa fessura apparirà col rosso in basso e col violetto in alto (fig. 30); perchè è evidente che essendo lo spettro più largo della pupilla, questa non può tutto riceverlo, e se lo vede per tutto si è perchè arrivano a lei dei raggi che sono caduti sul prisma con diversa obliquità.
Questo è il caso della stella, onde si vede che il raggio r che viene all’occhio è partito da un punto più alto che il raggio r.
Il Montigny non contento di ciò ricorse anche alle riflessioni totali dentro l’aria che potevano deviare il raggio anche completamente fuori dall’occhio. Tuttavia paiono sufficienti alla spiegazione del fenomeno le semplici ondulazioni atmosferiche, le quali così agirebbero nel modo stesso che farebbero delle onde di acqua.
Se in un serbatoio d’acqua tranquilla cadono i raggi solari, il fondo sarà illuminato uniformemente, ma se vi si destino delle onde alla superficie, vedrannosi sul fondo delle liste di colori prismatici che vanno scorrendo rapidamente. Un punto bianco fisso su di esso viene così colorato successivamente in rosso, giallo, verde, bleu ecc.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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Sole Montigny
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