Il periodo di queste stelle maggiori non è ancora ben noto.
? Ercole è pure variabile e passa dalla terza alla quarta grandezza in un tempo non ancora ben definito. Il suo spettro è nell’epoca del minimo più profondamente solcato che nel massimo, ed allora le righe fine secondarie sono difficili a vedersi. Citeremo fra le variabili più importanti le seguenti:
? Idra va dalla quarta alla decima in 449 giorni.
? Aquila dalla terza e mezza alla quarta e mezza in 7 giorni.
? Cefeo; il suo perielio è di 5g 8or 47m 39s, e varia dalla terza alla quinta grandezza. L’intervallo tra il massimo e il minimo è di 3g 19or, e quello dal minimo al massimo è 1g 14or; fu scoperta da Goodricke nel 1784: questo passaggio più rapido dal minimo al massimo che non dal massimo al minimo ha qualche analogia con quello delle macchie del nostro Sole. Malgrado questa irregolarità è probabile che la variabilità dipenda da una rotazione.
La stella ? della Lira è pure variabile; ha un doppio periodo, formato di due massimi separati da due minimi disuguali, ma distanti quasi ugualmente in tempo. Il periodo generale è di 12g 21or 53m. Nel massimo è di terza in quarta, nel primo minimo di quarta in terza, e nel secondo minimo di quarta in quinta. Questa stella ci presentò una volta nel massimo di sua luce le righe lucide dell’idrogeno come ? Cassiopea, cosa che non abbiamo più potuto vedere, benchè l’abbiamo cercata più volte.
Una stella assai importante è Algol, ossia ? Perseo che sta nella testa di Medusa. Questa stella è abitualmente di seconda grandezza, e resta nel suo massimo splendore costante per 2g e 13or, poi comincia a calare lentamente, fino a tanto che in 3or 30m è ridotta a un minimo di appena quarta grandezza.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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Goodricke Sole Lira Algol Medusa
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