In questo stato dura brevissimo tempo, cioè 7 a 8m al più, e in altre 3or e 30m ritorna allo stato di prima. La durata totale del periodo completo è 2g 20or 48m 55s; la variabilità di questa stella fu scoperta dal Montanari nel 1669. Lo studio spettroscopico fatto più volte su questa stella nelle varie fasi, non ha mostrato variazione di spettro. Essa è di primo tipo, e lo ha sempre conservato costante anche nel suo minimo. Questo fatto congiunto all’andamento del suo periodo mostra che qui l’origine della variazione non è una emanazione di vapori, nè potrebbe conciliarsi con una rotazione qualunque, ma deve dipendere da un astro oscuro che l’occulta parzialmente durante un certo tempo, producendo un vero ecclissi parziale. Uno studio accurato di questo periodo ha provato che non è costante, e adesso sembra più corto, ma non essendo con andamento costante forse anche esso è periodico, e dovuto, o al moto della principale, o a perturbazione prodotta dall’attrazione di altri satelliti oscuri che la circondano. Algol è dunque finora la sola stella di cui possa affermarsi con qualche sicurezza che ha dei satelliti oscuri che le girano attorno.
Una stella assai importante per le sue variazioni è ? di Argo nell’Emisfero Australe. Halley nel 1667 la mise nel suo catalogo come di quarta grandezza; nel 1751 La Caille la fece di seconda; nel 1814 era ancora di quarta, secondo Burchell; fu di seconda nel 1822 al 1826, secondo Brisbane; nel 1827 apparve di prima a Burchell, e nel 1834 di prima in 2a ad Herschel, che nel Dicembre del 1837 la vide di prima e superiore ad ? Centauro: diminuì nel 1850 e nel 1875 era nuovamente di 4a. Sembra avere un periodo di 70 anni con fluttuazioni di 23 anni.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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