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      A facilitare queste ricerche pertanto soggiungiamo in fine dell’opera un catalogo delle stelle variabili, dopo quello delle stelle colorate.
      Combinando questi due cataloghi con quelli delle stelle di primo e secondo tipo dati nei § precedenti il lettore ha qui un primo lavoro che può servire di base ad una classificazione fisica delle stelle, tentativo finora non fatto da veruno, e che ora appena abbozzato merita grandemente di esser completato.
     
      § IX.
     
      Gruppi Stellari.
     
      A compiere la descrizione fisica del cielo stellato dobbiamo qui parlare di due categorie di oggetti importantissimi, cioè i gruppi stellari e le nebulose.
      Oltre le stelle brillanti si trovano in cielo molte macchie le quali ad occhio nudo sembrano semplici nebbie luminose; tale è principalmente la via lattea, tali sono le Pleiadi nel Toro, il Presepio nel Cancro, l’Elsa della Spada d’Orione, la Chioma di Berenice, ecc. Questi oggetti si dissero Nebulose dagli antichi; ma fin dai tempi di Galileo, coll’aiuto di quegli imperfetti cannocchiali, fu provato che molte di queste regioni sono per lo più formate da ammassi di minute stelle tanto vicine tra loro, che l’occhio nudo non riesce a separarle, ma sono facilmente distinte dagli strumenti. La Via Lattea fu la prima ad esser riconosciuta così tutta composta di stelle. È difficile farsi oggidì un idea della sorpresa che tale scoperta eccitò nei contemporanei, poichè con un solo sguardo al prodigioso strumento restavano sciolte infinite questioni agitate da secoli su questa misteriosa nebulosità. Noi avremo occasione di ritornarci sopra per iscandagliarla: per ora basti questo cenno.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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