Le fig. 39 e seg. ne danno una idea. Il più bello del nostro emisfero è quello di Ercole in A. R.= 16or 37m e Decl. + 36° 42'. Esso è notabile pei suoi raggi curvilinei esteriori ad archi di spirale, ed empie un campo di 8 in 10 minuti. La figura però non rappresenta che le stelle principali suscettibili di distinzione, lasciando molte minutissime che formano il fondo polviscolare della regione centrale. Poichè accade qui quello che avviene a chi tenta di contare le stelle ad occhio nudo che moltissime gli spariscono guardandole ad occhio in pieno che si vedono benissimo di sghembo, o come dicesi colla coda dell’occhio.
Nella Libra ve n’è un altro non meno bello e più largo e più risolubile di lui. Alcuni di questi gruppi sono irresolubili completamente al loro centro, e presentano una luce uniforme, ma non danno che spettro stellare continuo, e non spettro a righe lucide come vedremo accadere nelle nebulose. Uno solo, quello della chioma di Berenice 53 M. dà tre zone più chiare. Forse quello del Delfino ha pure righe lucide e in questi è probabile una massa centrale gassosa.
Nella fig. 40 è disegnato il gruppo dell’Aquario che sembra un globo composto di una parte centrale nebulosa formata di minutissimi oggetti, e di un’altra gran massa di stelle maggiori che la circondano. La stella grande è certamente accidentale e proiettata su di esso da enorme distanza. Questi gruppi sono a stento visibili ad occhio nudo come stelle di 6a in 7a appannate.
Anche il gruppo di Levrieri è degno di attenzione pei suoi bei raggi convergenti al centro che formano una vaga stella a più raggi formata di minutissimi punti, circondati da molte belle stelline di undecima grandezza disposte anch’esse a raggi (vedi fig.
| |
Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
|
|
Ercole Decl Libra Berenice Delfino Aquario Levrieri
|