Una imperfetta definizione nello strumento congiunta a grande apertura che raccolga molta luce, fa similmente sparire molte minuzie della loro struttura. Nella maggior parte di queste si scoprono punti luminosi aggruppati, il che le fece credere composte di stelle, ma questo aspetto non è sufficiente a definir la questione come vedremo; con occhio inteso fortemente su di un oggetto discretamente luminoso è facile avere una scintillazione che è mero fenomeno fisiologico. Quindi gran cura si deve avere nello studio di tali oggetti.
Le figure dicono più che molte parole e perciò ne diamo qui alcune, fatte al nostro refrattore nel 1853 al 56, le quali danno numerosi dettagli non indicati prima, e poscia confermati da più grandi istrumenti. La fig. 1 Tavola VI rappresenta la magnifica planetaria del Sagittario posta a 19h 36m 3s Decl. ? 14° 28' 52" n.° 4510 del gran catalogo generale di Herschel che indicheremo con H. Essa è circolare, e con minori ingrandimenti pare di vedere Giove tra le nubi, che gli diano un bel colore azzurro di mare. Sopporta l’illuminazione dei fili, ma allora diviene sfumata agli orli, e tradisce la sua globosità: con fortissimo ingrandimento 1000 apparisce lacera agli orli.
La parte seguente pare più chiara della precedente e in quattro luoghi collocati quasi oppostamente in croce si veggono scintillare punti lucidi, il centro è alquanto meno luminoso. Il diametro è = 25",8, il che vuol dire che se questa massa fosse solamente anche alla unità delle distanze stellari, cioè di 1" di parallasse annua, ella avrebbe una grandezza quasi quanto è l’orbita di Urano.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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Tavola VI Sagittario Decl Herschel Giove Urano
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