Le parti più dense sono nella direzione dell’asse minore, ove brillano punti distintissimi e si crederebbe stellare e risolubile, le dimensioni sono: asse maggiore 72",2: asse minore 60",4. Fuori vi è una stellina più viva che potrà servire a scoprire se vi è moto relativo.
Un altra simile è nell’Aquario, (H. 4628 A. R. 20h 56m 31s Decl.= 21° 55' 5") ma essa è più difficile; la sua luce è più debole pure sull’asse maggiore, ed ha una sfumatura nella parte seguente. Diametro maggiore 25", 37; minore 17", 23: ha punti lucidi all’asse minore: fu figurata nelle nostre Memorie del 1853.
È degno di nota che gli archi presso l’asse minore in tutte queste sono più lucidi; mentre presso al maggiore sono meno brillanti, cosa che pare in opposizione colla proiezione di un semplice anello!
Le nebulose anulari sono molte, ma non tutte sono così semplici di struttura come le precedenti. Esempio primo sia la fig. 4 in Andromeda (H. 4964. ? = 23h 19m 10s; Decl. + 41° 46' 3"). Lord Rosse fu il primo a indicare un foro nel centro di questa planetaria, ma con forte ingrandimento 1000 è risoluta in punti luminosi e diventa una magnifica corona di piccoli brillantini: però non è tutta eguale: un grand’arco, come un ferro di cavallo, si presenta così punteggiato, nel resto si ha solo luce continua. Essa è sfumata dentro e fuori, come apparisce illuminandola, e il foro centrale è più lucido che in quella della Lira. Essa è leggermente ovale, ed ha luce mancante dalla parte superiore e inferiore dell’anello.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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Aquario Decl Memorie Andromeda Decl Rosse Lira
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