Un numero grande di queste piccole Nebulose si trovano principalmente nella regione della Chioma di Berenice e nelle Ali della Vergine. Esse sono in genere condensate al centro e molto diffuse all’orlo, ove si passa per tutti i possibili gradi di densità dalle minime sfumature a quelle che hanno una assai bella luce centrale: in genere sono troppo deboli per dare spettro di sorte alcuna, e sono irresolubili. È cosa singolare che le Nebulose ellittiche furono già caratterizzate in genere per irresolubili da Herschel. Anzi può notarsi la differenza che mentre nei gruppi globulari il contorno è tutto formato di stelle più belle e più grosse delle centrali, nelle nebulose ovali invece il bordo è il più diffuso e meno vivo che il centro.
Molte di queste estremamente deboli si vanno quotidianamente ritrovando. Tanto a Marsiglia che al Collegio Romano ne sono state trovate diverse, e probabilmente cresceranno in numero colla potenza degli strumenti. Evidentemente l’ellitticità di queste masse dipende dalla forza centrifuga che le domina. Noi le vediamo più o meno obliquamente al loro piano di rotazione. Alcune sono vedute di costa e paiono quasi lineari; altre quasi perpendicolarmente e allora mostrano delle forme spirali. Lord Rosse coi suoi giganteschi strumenti ha fatto vedere che la forma spirale è più comune di quello che si credeva. Esempio magnifico di questa struttura è quella de’ Levrieri, la figurata al n.° 4 Tavola VII, che mostra un doppio vortice, che si avvolge attorno a una massa centrale multipla, con una massa minore lontana ed eccentrica (H. 3572. AR = 13h 23m 54s Decl.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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