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      A R = 257° 49', Decl. N. = 28° 50',
      e Ottone Struve da più elaborate ricerche trovò
      AR = 261° 23', Decl. N = 37° 35',
      a questi lavori tenne dietro quello di W. Struve che assegnò per tali coordinate:
      A R = 259° 9' e Decl. N = 12° 51'
      facendo però notare che qualche variazione dipendeva da alcune incertezze di cui erano affette le osservazioni di Bradley, e mostrando che la differenza in declinazione riuscir poteva grandissima da una piccola differenza della latitudine geografica dell’osservatorio di Greenwich.
      Questi lavori erano tutti fondati sulle osservazioni dell’Emisfero Nord. Galloway volle discutere le osservazioni dell’Emisfero Sud, e partendo dalle osservazioni di Lacaille confrontate colle recenti, determinò le coordinate dell’apice o vertice di traslazione inA R = 259° 46', Decl. N = 32° 29';
      valore che è quasi il medio di tutte le precedenti determinazioni. Ultimamente mentre scrivo il sig. Leo de Ball dalla discussione delle osservazioni fatte negli osservatorii dell’Emisfero australe, ha concluso i valori seguenti:
      A R = 269° 33'. Decl. + 23° 11'.
      Siccome in tutti questi valori l’error probabile sta tra i 3 e i 5 gradi, quindi si vede un accordo assai soddisfacente tra questi risultati, il cui medio è
      in A R = 261° e ½; Decl, + 27° in numeri tondi.
      Pare pertanto non potersi dubitare che assai vicino al vero è un tale risultato. Si vede inoltre che per trovare la direzione di questo moto non è mestieri conoscere la distanza delle stelle, ma che essa risulta dal semplice spostamento apparente.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





Decl Struve Decl Struve Decl Bradley Greenwich Emisfero Nord Emisfero Sud Lacaille Decl Ball Emisfero Decl Decl