Pagina (188/362)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      110.24
      233.30
      85.12
      95.50
      1843.70
      Doberck 1877
      ? Libra
      1.26
      0.768
      12.25
      89.16
      68.70
      95.90
      1859.62
      Doberck 1877
     
      Conosciuta l’orbita relativa resta a conoscere le dimensioni reali della medesima. Ma questo suppone nota la distanza della stella, cioè la parallasse; allora è manifesto che dal diametro apparente in secondi e dall’inclinazione dell’orbita si può conoscere la grandezza reale dell’orbita vera, e quindi anche la massa del sistema dietro la costante generale ammessa per l’attrazione della materia, e il moto medio o il tempo della rivoluzione.
      Ma qui sventuratamente fa difetto la scienza. Le parallassi sono così piccole ed incerte che nulla può definirsi. La 61 del Cigno che si credette doppia fisica avendo una parallasse, avrebbe dato un risultato importante, ma ririlevandosi dai recenti studii che essa sembra soltanto doppia ottica tutto rimane incerto. La ? del Centauro è finora la sola stella su cui possa farsi qualche assegnamento. Essa avrebbe una parallasse di 0",93[56]. Se questa fosse sicura, siccome l’orbita avrebbe un semidiametro di 20",89 e un periodo di 77 anni risulterebbe che la orbita vera sarebbe circa 20 volte maggiore di quella della terra, e la massa 3/4 di quella del Sole. Onde l’orbita in realtà sarebbe circa quanto quella della Cometa di Halley[57], poichè questa ha una eccentricità di 0,96. Siccome la stella principale ha un moto proprio di 3",6, risulta che la sua velocità lineare è di 371 milioni di miglia inglesi all’anno questi elementi però sono stati recentemente molto mutati dal sig.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





Cigno Centauro Sole Cometa Halley