Finora manchiamo di ogni dato per sapere se moti reali si verificano nel loro interno, ma è da sperare che questi oggetti non siano più trascurati. È perciò che noi fino dal 1855 intraprendemmo le misure di alcuni di essi, e vediamo con piacere che altri vanno imitando il nostro esempio e questi studii saranno fecondi di grandi conseguenze. Un corpo centrale però non è sempre necessario in questi sistemi, mentre può tener luogo di esso la risultante nata da molti di essi vicini.
Anche senza entrare nei gruppi così densi come questi, si trovano in cielo dei campi di stelle singolari che involontariamente insinuano esser essi legati da una qualche connessione, presentandosi le stelle componenti come disposte attorno ad un centro a modo di corone quasi circolari corredate di frangie o strascichi lineari divergenti sistematicamente come sarebbero le posizioni dei nostri pianeti proiettati attorno al Sole. Un corpo centrale non sempre apparisce, sia perchè realmente non è necessario, sia perchè può essere di gran mole ma di minor luce.
Una idea di tali sistemi può aversi dalle stelle che formano alcune nubecole isolate come quelle da noi già descritte (v. capo precedente § IX) e altre innumerevoli se ne incontrano nella Via Lattea detti comunemente bei campi stellati.
La struttura spirale di molte nebulose, e le nebulose doppie, sono anch’esse opportune a provare l’esistenza delle forze centrali in queste masse non ancora apparentemente consolidate.
Le nebulose spirali, dove molte piccole nebulose si trovano far corteggio ad una grande centrale congiunta ad essa per archi estesissimi, convalidano l’idea dell’esistenza di numerosi sistemi in cui si aggruppano i corpi principali.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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Sole Via Lattea
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