Raccolti così parecchi di questi scandagli in una parte determinata del cielo, faceva la somma delle stelle trovate e divideva il loro numero per quello degli scandagli, e la cifra risultante rappresentava la densità media delle stelle nella vicinanza del luogo osservato.
Questo metodo, il solo che possa adoperarsi in pratica, ha molti difetti, ma preso in grande scala dà buoni risultati. Accadrà spesso che vi sia un luogo popolatissimo di stelle, che vicino ne avrà uno quasi deserto, onde se in questo cada il cannocchiale si avrà risultato falso per difetto; ma essendovi altresì non pochi ammassi di stelle in luoghi deserti questi côlti del cannocchiale daranno un compenso. Abbiam detto che questa enumerazione delle stelle benchè incompleta forma uno dei più grandi lavori di astronomia. Per averne un concetto basta riflettere che coi suoi 3400 scandagli, molti dei quali essendo stati ripetuti non fanno che 683 scandagli indipendenti, Herschel non ha esaminato che 1/250 della volta celeste: l’esaminarla tutta avrebbe richiesto almeno 83 anni. Infatti il campo del telescopio avendo solo 15' 4" di diametro equivale a 1/832979 della volta celeste, onde supponendo che si facciano 100 scandagli per notte, e non potendosi contare più di 100 notti propizie al lavoro in un anno, ne risulta la cifra suddetta.
I risultati di questo gran lavoro sono esposti da W. Herschel nelle Transazioni filosofiche pel 1785, vol. 75, e per l’emisfero australe da G. Herschel nell’opera delle osservazioni fatte al Capo di Buona Speranza.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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Herschel Herschel Transazioni Herschel Capo Buona Speranza
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