Benchè qualche lampo si affacciasse alla lor mente sulla vera struttura del sistema, tuttavia non ne ebbero mai sicura dimostrazione, e la Terra come centro dell’Universo fu il punto di partenza delle speculazioni di tutti gli antichi astronomi, i cui sforzi più ingegnosi furono diretti a cercare di capire come mediante movimenti di sfere concentriche alla medesima si potesse render ragione dei moti apparenti de’ pianeti ora diretti ora retrogradi ora stazionarii. Restarono famose le sfere di Eudosso e di Calippo, le quali se non riuscirono all’intento, vi si accostarono però assai. In tale invenzione gli antichi geometrici diedero saggio di acume sublime: e se furono derise in altri tempi, ciò avvenne perchè non furono capite; ma eccitarono l’ammirazione dei geometri quando recentemente il Professore Schiaparelli di Milano le discusse e rimise nella loro vera luce.
Riusciti vani i tentativi di spiegare i moti celesti per sfere concentriche, gl’ingegni si rivolsero ai moti eccentrici, ma a tutti i tentativi di questa specie faceva estrema difficoltà il trovar modo di spiegare la sospensione della Terra fuori del centro del mondo: onde se pure ammisero gli eccentrici di primo e second’ordine pei pianeti, la Terra seguitò ad esser sempre il centro di tutti i moti. Le menti non si quietarono se non quando Copernico fece osservare che la sua rotondità, e l’accogliersi ad essa da ogni parte i pesi non implicavano che essa fosse il centro dell’Universo, ma soltanto un centro qualunque di forza attraente, non diverso in ciò da quello che ci mostrano in miniatura le minute stille dei liquidi, che ancor esse vedonsi in forma sferica conglobate.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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