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      57) in B ed S siano posti sotto del medesimo meridiano, e l’uno prenda la distanza zenitale ZBL, l’altro la Z'SL contemporaneamente. Si potranno da questi due angoli concludere i loro supplementi LBC, e LSC. Ora dalla posizione, nota sul globo dei due osservatori, si conoscono i due raggi BC, e CS, non che la somma delle loro latitudini geografiche BCS, avremo dunque i tre elementi per risolvere il triangolo BCS, e trovare il lato BS, e gli angoli SBC, CSB. Se questi due angoli si sottraggono rispettivamente dai due supplementi suindicati LBC, LSC, si avranno gli angoli LBS, LSB adiacenti alla base BS, donde essendo risolubile il triangolo LBS, si avranno BL e SL distanza degli osservatori dalla Luna. La distanza poi della Luna LC al centro della Terra si avrà dal triangolo LSC, ovvero dal BLC, in ciascuno dei quali si conoscono due lati e l’angolo compreso e ognuno vede che questo è un caso simile a quello trattato precedentemente pei pianeti: che però gli astronomi risolvono anche più speditamente colle loro formole.
      Tal caso di osservazione rigorosamente simultanea, è quasi impossibile in pratica, ma vi si può supplire mediante osservazioni separate da qualche tempo, purchè si tenga conto del cambiamento di posto della Luna in cielo nell’intervallo delle osservazioni. Nelle ricerche fatte nel secolo scorso, i due osservatori in pratica si sono collocati uno a Berlino, l’altro al Capo di Buona Speranza che sono luoghi assai prossimi allo stesso meridiano.
     
      Dietro la figura è facile capire che gli osservatori A e B, (fig.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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