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      Il metodo di Halley consiste nell’osservare il tempo che impiega il pianeta ad attraversare il disco solare, quando stando esso nella congiunzione inferiore viene a proiettarsi sul Sole. Venere apparisce allora come una macchia nera della grandezza circa di un minuto in arco, che si stacca mirabilmente sul fondo luminoso dell’astro, e l’entrata e l’uscita si possono avere con una grande precisione. Sfortunatamente questi passaggi sono assai rari, poichè non accadono che ogni secolo o poco più, e poi si rinnovano 8 anni appresso. Da quello del 1639 al 1761 corsero 122 anni, da questo al 1769 altri 8 anni, e da esso al 1874 105 anni, e il prossimo avverrà nel 1882 e via progredendo 122 anni appresso, e gli altri con simile periodo. Questa rarità del fenomeno lungi dallo scoraggire gli astronomi, fu anzi un titolo di più per profittarne con maggior alacrità, e le storie sono piene dei grandiosi preparativi che si fecero in ognuna delle tre epoche in cui l’astronomia risorta potò fruire di sì preziosa occasione.
     
      Per meglio intendere le circostanze di questo fenomeno, è da considerarsi, che se Venere e la Terra girassero attorno al Sole in un medesimo piano, la prima passerebbe avanti al Sole ad ogni rivoluzione sinodica, cioè ad ogni sua congiunzione inferiore. Ma il piano dell’orbita di Venere VV' (fig. 62) essendo inclinato all’ecclittica EE, il passaggio non sarà proiettato sul Sole salvo che quando Venere sta o nel nodo N delle due orbite, o tanto vicino ad esso che la separazione dei due piani non superi un semidiametro solare più un semidiametro di Venere, cioè 16' 42,": onde non esca fuori del disco solare S. Ora a ragione dei tempi periodici relativi di Venere e della Terra se un passaggio accade nel punto a presso il nodo ascendente, e sotto l’ecclittica, un altro non potrà accadere che dalla parte superiore in b a distanza di 8 anni, nel qual tempo Venere ritorna in congiunzione dopo compiute 8 rivoluzioni della Terra: per tutto il resto dell’orbita le congiunzioni di Venere accadranno in punti troppo elevati sull’ecclittica, e non si potrà vedere il pianeta sul Sole, se non quando Venere andrà dall’altra parte dell’orbita, nel nodo discendente, per poi ritornare il fenomeno all’ordine di prima.


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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano
1877 pagine 362

   





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