È manifesto che questa specie di collo o legamento nasce da una diffusione dell’orlo solare, e che il vero contatto non è quando Venere diviene tangente all’orlo apparente (fig. 72) ma quando essa tocca l’orlo vero indicato da una linea punteggiata. Tal goccia o legamento fu creduto effetto di una diffusione di luce attribuita all’irradiazione, ma sembra piuttosto che sia propria dei cannocchiali in genere ancorchè ottimi come ha mostrato M. Andrè e sia un fenomeno diffrazione, che è più sensibile nei meno perfetti e nei più piccoli, poichè non è stata avvertita che da pochi nell’ultimo passaggio. Ma anche senza ciò la lentezza del moto di Venere rende un poco difficile tale istantaneo apprezzamento, e non è difficile che due osservatori differiscano di 15 a 20 secondi, e probabilmente ciò deriva dalla diversa sensibilità del loro occhio, o anche dalla diversa luce che può avere il disco solare nei varii punti su cui Venere riesce proiettata.
Le osservazioni del 1761 diedero per parallasse solare dei valori varianti da 8" a 10", ma le circostanze erano poco favorevoli, quindi si ripeterono le osservazioni nel 1769, e si ottennero gli estremi 8", 56 a 8" 90, e i decimi restarono ancora incerti: onde la sperata perfezione di Halley apparve illusoria. Tuttavia essendo questo il miglior metodo di osservazione, gli astronomi nel prossimo passato 9 dicembre 1874, se ne sono occupati con tutta la possibile premura.
Le stazioni più celebri sono state: nei mari del Sud l’isola S. Paolo, l’isola Kerguelen, l’isola Maurizio, varie città in Australia ecc.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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