Nell’Emisfero Nord le stazioni di Yokohama nel Giappone, Pekino in Cina, molte nelle Indie, sul Mar Rosso, a Aden a Suez eco, altre nell’Egitto e moltissime in Siberia.
I risultati non sono ancora calcolati, ma le prime approssimazioni dedotte confermano già che la parallasse 8" 88 è assai prossima al vero. M. Puiseux dal confronto delle osservazioni di Pekino con quelle dell’isola S. Paolo trova 8", 879; M. André trova 8", 88; M. Turquel 8", 82. Sicchè può dirsi che la incertezza ora non è che nei centesimi, e questi si otterranno dalle riduzioni finali che a suo tempo saranno pubblicate. Non deve sorprendere un tale ritardo nella pubblicazione di questi lavori, dovendosi ridurre non solo le osservazioni de’ passaggi diretti di Venere sul Sole, il che sarebbe poca cosa, ma inoltre tutte le osservazioni lunari e cronometriche e fotografiche che sono state fatte dalle spedizioni diverse per avere non solo la parallasse, ma ancora le longitudini delle stazioni, onde il risultato definitivo si farà aspettare non poco.
Oltre le incertezze suindicate dell’ingresso di Venere, le ultime osservazioni ne hanno manifestato questa volta un altra non sospettata prima. I forti strumenti usati hanno mostrato Venere cinta da una aureola luminosa fuori del disco solare, la quale è sensibile non solo nelle sue vicinanze, ma anche su di esso. Questa aureola è certamente dovuta alla atmosfera del pianeta, la quale produce una refrazione circolare e una specie di crepuscolo assai intenso da noi osservato già nel 1856 in pieno Sole, e che in una congiunzione inferiore assai lontana dal Sole si estendeva ad una falce di oltre 26° oltre i 180° geometrici.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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