A fine pertanto di precisare meglio questo studio fu rilevata la distanza angolare dal piano del Circolo massimo suddetto per quelle stelle fino alla quinta in quarta grandezza, che non ne distano più di 30°. Il modo in cui fu fatto questo rilievo è assai ovvio, consistendo soltanto nel prendere mediante un quadrante graduato le posizioni delle stelle rapporto all’orizzonte di un buon globo celeste dopo aver collocalo Fomalhaut prima nello Zenit e poscia nel Nadir. I numeri così ottenuti non sono certo molto precisi, ma essi sono più che sufficienti all’uso che se ne dee fare essendo qui affatto inutile ogni maggior delicatezza[74].
In questo lavoro si vide che erano comprese in tale zona non solo le stelle principali che formano il gruppo di Orione e del Cane Maggiore, ma eziandio alcune che a primo aspetto sembrano non avere relazione con quello, cioè la Lira, Perseo e Cassiopea. Questa zona non coincide, come si può facilmente riconoscere, colla Via Lattea; però non dista molto da essa, anzi segue per un gran tratto il ramo precedente di essa Via che dopo la separazione nell’Aquila corre verso la testa dello Scorpione. La Via Lattea comunemente pare che non abbia dalla parte di Orione, suddivisione corrispondente a quella del Sagittario, ma la scoperta fatta da noi nel 1855, che la Nebulosa di Orione può tracciarsi fino a limiti molto remoti per oltre 6° in declinazione, e 4° in A. R, stabilisce una simmetria non trascurabile di questa conformazione celeste nei due emisferi opposti.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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Circolo Fomalhaut Zenit Nadir Orione Cane Maggiore Lira Perseo Cassiopea Via Lattea Aquila Scorpione Via Lattea Orione Sagittario Nebulosa Orione
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