L’altra ipotesi è che la densità apparente sia anche reale, e che le stelle siano più numerose non solo per effetto di prospettiva, ma anche perchè abbiano maggior vicinanza reale. Se dunque si cerchi la densità relativa dello strato stellare Herscheliano nei vari piani paralleli al piano principale, essa si avrà dalla tavola seguente data da Struve dietro i suoi calcoli, fondati sugli scandagli di Herschel.
Distanza al piano della Galassia
Densità
Distanza mutua delle Stelle fra loro
0, 00
1, 000
1, 00
0, 05
0, 480
1, 27
0, 10
0, 330
1, 45
0, 20
0, 239
1, 61
0, 30
0, 180
1, 77
0, 40
0, 086
1, 97
0, 50
0, 014
2, 26
0, 80
0, 005
4, 14
0, 86
5, 73
Da questa si vede con quanta rapidità dovrebbero crescere le distanze stellari andando verso il polo della Galassia, e quanto cresca la densità nel suo piano; talchè a distanze 0,86 che corrisponde a 60° di elevazione sul piano galattico, la densità sarebbe appena 0,005 di quella del piano e le stelle sarebbero quasi sei volte più lontane tra loro presso il polo, che sul piano fondamentale.
Una tale distribuzione non può dirsi impossibile, ma bisogna trovare un argomento che l’appoggi a preferenza dell’altra che le suppone tutte equidistanti, ma solo disposte in linee più lunghe.
Per decidere questo punto possiamo profittare delle riflessioni seguenti:
Se le stelle ci appaiono più dense, solo perchè le linee visuali sono più lunghe, come esigeva la prima supposizione di Herschel; la proporzione delle stelle di diversa grandezza non sarà la stessa per tutte le parti del cielo, e nella direzione dei raggi visuali più lunghi dominerà il numero delle piccole; perchè, oltre quelle che sono realmente tali, vi si dovranno aggiungere tutte quelle che sono realmente grandi, ma appariscono piccole per la loro maggior distanza da noi.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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Herscheliano Struve Herschel Galassia Stelle Galassia Herschel
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