Tanta è la lentezza apparente, a causa delle enormi distanze, con cui si fanno que’ movimenti, che pure superano in velocità, molte volte, quello della nostra terra! Tali configurazioni però varieranno e allora forse si potrà avere qualche idea dei rapporti del nostro sistema stellare cogli altri.
19.° Intanto nessun corpo novello cospicuo è venuto a popolare permanentemente la sfera stellata, e se qualcuno apparve istantaneamente, ora sappiamo che non fu quello una novella creazione, ma uno di quei tanti incendii momentanei che non sono rari anche oggidì, ma solo son più difficili a riconoscere per la piccolezza apparente dei corpi che ne sono la sede: sono questi incendii nati da collisioni esterne, o da nuove trasformazioni interne dell’astro? Noi nol sappiamo: ma ben vediamo che là dove pare eterno silenzio è una prodigiosa attività. La lunga serie di anni che misura le rivoluzioni celesti, è parallela alla serie su cui il geologo calcola le durate delle rivoluzioni del globo; ed in questo i due estremi, la immensità dei cieli e la durata del nostro piccolo pianeta si toccano. Ma anche qui siamo lungi dallo avere una durata infinita: se essa fosse tale l’attività mondiale sarebbe già estinta. L’attività è fondata sulle differenze di energia nelle diverse regioni, e questa energia tendendo sempre a livellarsi ed eguagliarsi, con una durata infinita anteriore avrebbe già raggiunto l’equilibrio generale, e quindi ogni fenomeno mondiale sarebbe reso impossibile.
20.° Le Comete sulle quali si speculò cotanto nel secolo scorso, si sono ora riconosciute non essere che ospiti stranieri al nostro sistema, e parti di una grande Nebulosa di natura speciale che contiene gas ben familiari alla chimica, non in istato elementare come le Nebulose siderali, ma combinati col proteiforme Carbonio, elemento pure rinvenuto in alcune stelle.
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Le stelle
Saggio di astronomia siderale
di Angelo Secchi
Editore Dumolard Milano 1877
pagine 362 |
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Le Comete Nebulosa Nebulose Carbonio
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