[13] Vedi W. H. Smyth Sideral Chromatics, pag. 56 e seg.
      [14] Ptol. Almag. lib. VIII, descriz. della stella Sirio nel Catalogo pag. 73 dell’Ediz. di Halma, ove è detta ????????? subrusa.
      [15] V. Nuovo Cimento del Matteucci, Tom. I.
      [16] Vedi Astronomische Abhandlungen von Schumacher, Altona 1823 pag. 40.
      [17] Questa riga è corrispondente alla F del Sole, e devesi all’Idrogeno. La diciamo posta nel verde, ma per molti, come per noi corrisponde realmente al verde azzurro, e anche all’azzurro. Il posto di questa riga varia pel colore del fondo, secondo che si passa guardando dal rosso al violetto o viceversa.
      [18] Ann. Di Fisica di Gilbert, Vol. 74, 1823.
      [19] Vedi Comptes Rendus tom. LV, pag. 576.
      [20] Vedi Bullettino Meteorologico del Coll. Romano vol. II, n. 1 e n. 14, Tav. II, 1863.
      [21] I fili di ragno per lo studio degli spettri delle stelle sono affatto inutili perchè non vi è luce sufficiente per vederli: perciò noi introducemmo l’uso della fessura riflessa e delle punte.
      [22] Benchè avessimo letto la memoria di Donati ove parla del prisma obiettivo di Fraunhofer, noi realmente non ne fummo colpiti, e quando facemmo questa risoluzione non avevamo punto presente il già fatto da lui: e fu bene, perchè altrimenti forse non lo avremmo ordinato, e ciò perchè esso sempre si lagna della poca luce avuta col prisma che in realtà avea un angolo refringente troppo forte.
      [23] V. Astronomische Nach, N. 2009, 2016, 2032, 2011.
      [24] Non essendo sempre facile di riprodurre queste sfumature con precisione a chiaroscuro nella debita proporzione, si è adottato l’uso di rappresentare con curve l’intensità loro nei varii gradi di luce.