Quel che vale per gli animali, vale anche per le piante. Le forme più evidenti nel modo di apparire sono quelle delle angiosperme; ebbene, le prime forme e più arcaiche con molte specie e generi sono del cretaceo inferiore americano, mescolate con piante giurassiche, ma senza nessuna forma intermedia fra le due flore così distinte.
All'assenza dei documenti si è voluto sostituire una serie di teorie e di speculazioni, che altrove io ho in parte esposto, le quali non possono convincere minimamente; perchè noi crediamo che i fatti accertati debbano prevalere sulle teorie. Ai fatti come genericamente si presentano noi siamo ricorsi, e non dalla fauna e dalla flora viventi noi ricerchiamo e domandiamo la spiegazione, dal modo, invece, come sono apparsi gli animali e le piante nei loro differenti tipi, e nell'istante stesso del tempo in cui si rivelarono, e come si sono comportati dal momento di loro apparizione: ciò può darci soltanto la paleontologia animale e vegetale. Non ricerchiamo cause e fattori delle forme, che implicano altri problemi, ma constatiamo avvenimenti, i quali ci allontanano diametralmente dalla teoria corrente dell'evoluzione. Noi non troviamo unità morfologica animale e vegetale, come suol dirsi, un monismo a senso haeckeliano, ma moltiplicità morfologica originale, cioè una poligenesi evidentissima, forme nate indipendenti le une dalle altre, benchè quasi nello stesso tempo ed altre in tempi successivi. E vi vediamo un legame intimo che unisce tutte le differenti forme, la funzionalità biologica: tutti i viventi devono nutrirsi, riprodursi e vivere nell'ambiente, tutti devono, per questo, avere organi simili per gli stessi scopi della vita.
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